Aprire una partita iva non equivale a saper gestire un’azienda, questo lo sappiamo bene. Ma quante competenze servono all’imprenditore per gestire al meglio la propria azienda? Occorre vestire i panni del commercialista e del contabile?

Una buona gestione aziendale è essenziale nel nuovo mondo artigiano. Laddove in passato si poteva fare a meno di dedicare la giusta attenzione, ora è impossibile ignorarla.

“Quando siamo usciti da un periodo di guerra a cui è seguita una massiccia ricostruzione, tutti coloro che erano intraprendenti o avevano un’idea hanno avviato delle aziende. Queste aziende però, a differenza delle nostre, potevano permettersi di tralasciare determinati aspetti che per noi sono fondamentali. Loro potevano permetterselo perché si trovavano all’interno di un Paese con una crescita repentina”.

Oggi è tutto diverso.

Se prima era sufficiente “alzare la serranda” e possedere un qualsiasi prodotto per poter contare su una grande affluenza, senza bisogno di dipendenti, marketing, banche e varie burocrazie, dagli anni ’60 in poi la situazione è cambiata radicalmente.

Pensando così, su due piedi, a quegli anni, viene da pensare a quanto ormai siano lontani. Eppure molte aziende impiantistiche, soprattutto quelle più piccole, ragionano ancora con la mentalità tipica di quel periodo.

La gestione aziendale decreta la crescita o il fallimento di una realtà imprenditoriale artigiana.

Il risultato di una buona gestione, infatti, comporta che i costi sostenuti per la produzione (personale, macchinari, acquisto di materiale, ecc.) siano coperti, nella loro totalità, dai ricavi (vendita di beni e servizi). Quando i componenti positivi di reddito compensano i componenti negativi (cioè quando i guadagni superano le uscite) l’impresa sussiste in modo autonomo.

Per poter controllare costantemente questi valori, non è necessario che l’impiantista imprenditore conosca alla perfezione il mondo della contabilità, ma ci sono degli aspetti che non può assolutamente ignorare.

Per esempio dovrebbe saper leggere il bilancio aziendale in modo da tenere sott’occhio il valore che sta creando con la propria impresa.

Purtroppo non tutti lo fanno o lo sanno fare.

E tu, conosci i numeri della tua azienda?

Il bilancio della tua azienda è una cosa che ti appartiene e sei tu il primo a dover conoscere i numeri della tua azienda, non il tuo contabile o il tuo commercialista. Saper analizzare alcuni dati ti aiuterà a capire com’è messa la tua impresa dal punto di vista economico e a comprendere qual è la differenza tra un’azienda malata e un’azienda in piena salute.

Per dirla in un altro modo, saper interpretare i dati più importanti del bilancio aziendale ti aiuterà ad essere consapevole della direzione in cui sta andando la tua azienda. Di conseguenza, qualora fosse necessario, potrai raddrizzare il tiro prima che sia troppo tardi.

Ma come fa un imprenditore a sapere se la strada intrapresa è quella giusta?

La contabilità direzionale per le aziende impiantistiche.

Hai bisogno di un navigatore che ti indichi la retta via e che in corsa ti permetta di capire dove e come stai procedendo. Questo navigatore porta il nome di contabilità direzionale: è questo lo strumento che ti può fornire le informazioni utili per pianificare, porre in atto e controllare le attività e gli obiettivi della tua impresa.

La contabilità direzionale si compone di diversi sub-sistemi:

  • la contabilità generale, che ha lo scopo di rilevare i dati economici-finanziari della tua azienda ed è quella, per intenderci, di cui si occupa di solito il tuo commercialista;
  • la contabilità analitica, che ha il compito di determinare risultati e costi di periodo e supportare l’azienda nel prendere decisioni e programmare attività;
  • il budget economico previsionale, che fornisce una previsione relativa all’andamento economico di un’azienda e che stabilisce e quantifica obiettivi aziendali e allocazione delle risorse;
  • sistema delle variazioni o analisi degli scostamenti, che ha lo scopo di confrontare i dati consuntivi e i valori degli obiettivi preventivati con il sistema di budget.

Non spaventarti, nel Manuale Installatore TOP trovi circa 100 pagine dedicate alla gestione aziendale specifica per il settore impiantistico che ti aiuteranno a individuare quali sono i dati e gli aspetti da tenere sotto controllo per una buona direzione aziendale.

In particolare ti verranno fornite alcune indicazioni significative su come progettare e monitorare il budget economico e il budget finanziario di cassa e su come controllare costi e andamento economico dei cantieri.

Ogni informazione e ogni consiglio si baserà unicamente sulla struttura e sulle dinamiche di un’azienda del settore impiantistico e ti farà comprendere quali sono le basi su cui impostare una corretta gestione aziendale.

Condividi su

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *